Ripensare il nostro passato(remoto)

Ripensare il nostro passato(remoto)

Ammettiamo per un istante l’ipotesi antropologica una umanità preistorica che gode di un alto livello di sviluppo tecnologico. Ci accorgeremo che ci sono evidenze che suggeriscono che gli antichi sembrano aver sviluppato civiltà tecnologicamente molto più avanzata di quanto potremmo immaginare. A sostegno di questa idea, oltre ai mitologici racconti come Atlantide e Mu, ci sono le scoperte di decine di antiche città sommerse sotto gli oceani di tutto il pianeta.

Cambay-Gulf

Golfo di Cabay

Situato al largo della costa occidentale dell’India, si stima che la vasta città, scoperta per caso nel corso di un’indagine in materia di inquinamento, potrebbe risalire circa 9.000 anni. Utilizzando un sonar, sono state identificate strutture geometriche definite ad una profondità di circa 120 piedi. Dal sito, hanno recuperato materiale da costruzione, ceramiche, tratti di mura, bacini, sculture, ossa e denti umani. Le prove carbonio indicano che questi pezzi risalgono a 9.500 anni. Prima di questa scoperta, si pensava che la zona non era stata abitata prima delle civiltà del 2500 aC. Questa antica città, addirittura più vecchia della civiltà Harappa, era ritenuta essere la più antica del subcontinente.

bimini-road-atlantisStrada al largo della zona costiera della Florida

Trovata ad una profondità di circa 2000 metri, questa strada traccia una linea retta per più di 20 km. Sembra era stata pavimentata con un cemento composto di alluminio, silicio, calcio, ferro e magnesio.

 

 

 

 

Underwater-structures-at-YonaguniYonaguni

Le strutture scoperte accidentalmente, al largo della costa giapponese di Yonaguni, offrono architettura antica in forma di pilastri, esagoni, scale, strade, portici, e persino una piramide a gradoni.

Anche se per alcuni le strutture Yonaguni sono il prodotto dell’attività sismica marcata nella zona, gli angoli precisi delle rocce e la loro disposizione in relazione l’uno all’altro suggeriscono che questo sito potrebbe contenere residui di una città sommersa. In’oltre, a favore della tesi artificiale, c’è la composizione chimica delle rocce calcaree (non esiste in quella regione), due aperture di circa 6,5 ​​piedi adiacente alle strutture (che nessuno classifica come formazione naturale) e una roccia ovale che non sembra appartenere al resto del set ma presenta un chiaro orientamento a nord. La città sommersa di Yonaguni è stimata da alcuni come risalente almeno a 10.000 anni.

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